mercoledì 31 ottobre 2012

34 GLOSSARIO


34                     Glossario

           Adattamento = in  biologia  è  il  meccanismo evolutivo del successo di un sistema e deriva dalla selezione e dalle mutazioni casuali nel processo della riproduzione o in sociologia dall’apprendimento e dall’esperienza. Si estrinseca tra un regime stabile ed uno caotico, cioè al margine del caos.
            Autorganizzazione: si  rileva  una  costante  tendenza  della materia a disporsi in forme sempre più complesse pur essendo immersi nell’universo condizionato dalla tendenza al disordine insita nel secondo principio della termodinamica. Esiste uno stretto nesso tra l’autorganizzazione e la selezione, che condizionano l’evoluzione. L’autorganizzazione  considerata in negativo è rappresentata dalla criticità autorganizzata.
            Autorganizzazione  =  la materia  tende  a  disporsi  in  forme sempre più complesse pur in presenza della tendenza al disordine insita nel secondo principio della termodinamica. Esiste un nesso stretto tra autorganizzazione e selezione.
             Autosomiglianza = invarianza  rispetto al cambiamento di scala.
            Attrattore: è la rappresentazione grafica di un sistema  dinamico nello spazio e nel tempo. E’ ciò in cui si stabilizza o verso cui è attratto il comportamento di un sistema. E’ una curva che descrive le posizioni nello spazio e nel tempo di un qualsiasi sistema dinamico periodico. Gli attrattori pertanto sono delle forme geometriche che visualizzano il comportamento a lungo termine nello spazio degli stati; in termini grossolani un attrattore è ciò in cui si stabilizza o verso cui è attratto il comportamento di un sistema. Esistono diversi tipi di attrattore:
·       l’attrattore a punto fisso: il sistema si ferma in un punto (esempio: una palla che rotola in una ciotola e si ferma).
·     Poi esistono gli atrattori del ciclo limite nei quali lo stato gira e rigira in equilibrio. L’esempio classico delle volpi e dei conigli in un’isola: a mano a mano che i conigli crescono di numero, altrettanto fanno le volpi, ghiotte di conigli. L’isola può sostenere solo un certo numero di conigli e la popolazione quando le volpi hanno il sopravvento cessa di crescere e crolla; in seguito a causa dell’esaurimento del numero dei conigli il cibo si esaurisce e anche le volpi muoiono, ma di fame, ed i pochi conigli rimasti, avendo più cibo a disposizione e meno volpi nel territorio, ricrescono di numero. Così il ciclo si ripete: questo è il ciclo limite.
·    Infine esistono gli atrattori del toro limite. Questi attrattori si comportano come un filo attorcigliato attorno ad una ciambella in un ciclo limite vagante. Un ciclo limite è un toro limite degenerato, come un punto fisso è un ciclo limite degenerato. In altre parole il ciclo limite è un sistema periodico attorno all’attrattore a punto fisso, mentre il toro limite è un sistema periodico attorcigliato attorno al ciclo limite.
·       L’attrattore di Lorenz è il primo attrattore strano o frattale, che descrive infinite possibilità di percorso contenute in una regione finita dello spazio. Gli attrattori strani (quello di Smale e quello di Lorenz) esaminati con un ingrandimento sempre maggiore, presentano sempre la stessa struttura egualmente ordinata, perché sono frattali, cioè strutture auto-similari a scale di misurazione diverse. La stranezza e la magia di un attrattore strano consiste nella capacità unica di abbinare due concetti filosofici antitetici: l’ordine e l’imprevedibilità: cioè l’infinito in uno spazio finito.
       Biforcazione = discontinuità in cui avviene un cambiamento di comportamento di un sistema dinamico, generalmente in corrispondenza di un valore critico di un parametro.
         Caos:  riguarda un insieme di fenomeni che si evolvono in modi prevedibilmente imprevedibili. All’interno del caos (caos deterministico) anche le dinamiche più complesse rispondono ad equazioni matematiche prestabilite i cui effetti sono immutabili e non adattabili. E’ uno stato di equilibrio aperiodico di un sistema dinamico. Un sistema di equilibrio caotico sembra passare “a caso” da uno stato ad un altro in qualche regione degli stati. Ciononostante il comportamento è deterministico, cioè è descritto esattamente da un’equazione matematica. Se si conosce l’equazione si può prevedere in anticipo ogni punto del percorso o della traiettoria. Il caos ha la proprietà, che se si individuano due punti qualsiasi di partenza di un sistema caotico, vicini a piacere, questi daranno origine a due percorsi che col tempo divergeranno. La maggior parte dei sistemi dinamici sono caratterizzati da equilibri caotici. I sistemi dinamici si estrinsecano dall’interazione di particelle subatomiche, alle bolle di acqua bollente, ai vortici delle nuvole, alla distribuzione delle galassie. All’interno della teoria del caos anche le dinamiche più complesse sono esprimibili con equazioni matematiche non lineari. In definitiva il caos è esprimibile con un complesso di equazioni che descrivono l’evoluzione temporale di un sistema come risultato di meccanismi deterministici sensibili e dipendenti dalle condizioni iniziali[1]. Le caratteristiche delle dinamiche caotiche sono:
·       il caos è deterministico ed aperiodico;
·       il caos è sensibile alle condizioni iniziali;
·       il caos è limitato in uno spazio circoscritto e finito, ma al suo interno è infinito;
·    il caos possiede una forma definita con una particolare struttura frattalica.
      Caso: fenomeni singolarmente disordinati e caotici manifestano regolarità se considerati
su scala  più ampia, ma queste  regolarità non  consentono di prevedere l’evoluzione  dei   fenomeni   individuali se non a livello statistico.
          Classi di Universalità: Un sistema dinamico può evolversi in varie classi di universalità, cioè:
·             estinguersi dopo un minimo intervallo di tempo (classe 1),
·             stabilizzarsi (classe 2), 
·             entrare nel caos (classe 3), 
·             strutturarsi in modo complesso, nè statico né caotico (classe 4).
Le prime due classi corrispondono all’ordine (con attrattori che predeterminano lo stato finale del sistema: attrattore a punto, attrattore a ciclo limite) La terza classe al caos (attrattori strani). La quarta classe alla complessità.
Nello stato della materia le prime due classi corrispondono ai solidi, la terza ai fluidi (liquidi e gas) e la quarta alla transizione di fase fra i due stati.
          Causalità gioca un ruolo determinante nell’evoluzione in quanto con le mutazioni inserisce elementi di novità il cui successo o insuccesso sarà determinato dalla selezione naturale. Il successo o l’insuccesso evolutivo può dipendere a sua volta da fatti casuali -il caso opera a tutti i livelli. Il ruolo del caso tende ad essere ridimensionato nel momento in cui si cerca di dimostrare l’inevitabilità di certi processi (autocatalisi - criticità organizzata) e questo è un elemento in contrasto con l’idea che la vita sia plasmata anche da fattori contingenti e imprevedibili. Pertanto esistono fattori casuali, imprevedibili in sensu stricto e fattori che sembrano essere imprevedibili, ma che invece sono l’espressione del manifestarsi di tensioni accumulate e liberate da un fattore esterno che agisce su una situazione preordinata all’evento catastrofico (criticità autorganizzata).
       Catastrofe = inprevedibile ed improvviso cambiamento della dinamica di un sistema, che si attua a livello di biforcazione.
           Comportamento aleatorio = comportamento che non può mai essere predetto e che può essere caratterizzato solo con parametri statistici come valore medio o deviazione standard.
            Complessità: alla base dello studio della complessità c’è l’idea che esista una legge naturale che governa la formazione di configurazione ordinate all’interno di sistemi in equilibrio dinamico. I sistemi complessi sono formati da agenti indipendenti che interagiscono adattandosi ed evolvendo e sviluppano una forma di autorganizzazione che consente al sistema di acquisire proprietà collettive che non sono proprie dei singoli agenti. Gli stessi sistemi sono adattativi rispetto alla realtà esterna e si pongono nella regione conosciuta come margine del caos.
      Computazione = è la capacità di memorizzare informazioni elaborarle e trasmetterle. La capacità computazionale è una caratteristica dei sistemi che si basano su regole (classe 4 di Universalità), che consentono al sistema di mantenersi al margine del caos, all’interno di una transizione di fase di secondo ordine e quindi di assumere comportamenti complessi.
       Costante di Feighenbaum = 4,669201609102990671853.......; numero decimale, illimitato,  non periodico, che indica in qualsiasi sistema dinamico la transizione dall’ordine al caos.
          Determinismo = la conoscenza delle regole che governano un sistema dinamico deterministico consentono di predire l’evoluzione futura; il determinismo si basa su un modello causa-effetto e presuppone la visione di una natura ordinata e prevedibile dell’universo.
          Dimensione = misura della quantità di spazio occupata da un oggetto.
           Dinamiche evolutive = sono quelle determinate da precedenti iterazioni.
         Dinamica  logistica = modello di crescita di popolazioni non lineare, basato sul principio di retroazione.
           Dinamica   non  lineare = all’interno  dei sistemi  non lineari i diversi componenti interagiscono tra loro producendo effetti di retroazione, che si ripercuotono sulle restanti parti del sistema. Il sistema intero è maggiore della somma delle sue parti. La dinamica non lineare è la dinamica dei sistemi autorganizzati e dei sistemi caotici, altamente sensibile alle condizioni iniziali.
            Entalpia = rappresenta  il calore  totale o il contenuto termico di un sistema.
           Entropia = è la dispersione di energia che si realizza durante tutte le trasformazioni energetiche. Ogni cosa nell’universo tende a raffreddarsi, a decadere, a scaricarsi; mentre gli atomi tendono ad assumere una condizione di moto casuale (secondo principio della termodinamica).
         Entropia non lineare = è  un  concetto  solo  indirettamente correlato a quello dell’entropia termodinamica classica e differisce da questo significativamente perchè esprime la misura della quantità di informazioni necessarie per predire l’evoluzione di un sistema; più complesse sono le dinamiche maggiore sarà l’entropia e di conseguenza minore la sua predittibilità. L’entropia non lineare esprime pertanto la misura del disordine dei dati di un sistema.
            Equilibrio:   L’equilibrio   dinamico   fra  le  forze  dell’ordine e le forze del caos consente l’emergenza di sistemi complessi deriva dall’interazione di regole di classe 4.l’equilibrio stabile,invece,deriva da gruppi di regole di classe 1 o 2;richiama il concetto di congelamento senza possibilità di evoluzione. Occorre far attenzione a non sovrapporre i termini equilibrio ed ordine in quanto assumono connotazioni molto diverse.
            Evento caotico =    evento  non  lineare, soggetto a  meccanismi di retroazione fortemente dipendente dalle condizioni iniziali.
            Evoluzione = modifica delle caratteristiche di un sistema in base alle modifiche ambientali. L’evoluzione procede dal basso verso l’alto, nonostante che i batteri siano la forma di vita con maggiore successo evolutivo. L’evoluzione avviene per tentativi ed errori. L’adattamento possibile è situato al margine del caos. Questa tendenza a concentrarsi al margine del caos va considerata come una “forza” contraria all’entropia. La casualità, gioca un ruolo determinante nell’evoluzione in quanto con le mutazioni inserisce degli elementi di novità il cui successo od insuccesso sarà determinato dalla selezione neturale. Il successo o l’insuccesso possono dipendere a loro volta da fatti casuali; pertanto il caso opera a tutti i livelli.
            Frattale = Figura geometrica irregolare che può essere suddivisa in elementi, ciascuno dei quali riproduce approssimativamente l’intero oggetto; è una figura geometrica ottenuta tramite il frazionamento e la ripetizione di una forma iniziale. Queste operazioni possono venir effettuate infinite volte in modo che le dimensioni delle ripetizioni della forma risultano infinitesime con i contorni della figura di dimensioni infinite. E’ una forma geometrica autosomigliante a scale diverse di ingrandimenti, e di dimensioni frazionaria. Gli aspetti della geometria euclidea possono essere collocati su di una scala a tre gradini: i punti, alla base della scala (a dimensione zero), le linee e le curve, sul primo scalino (a dimensione un), le superfici sul secondo (a dimensione due), ed i solidi, a dimensione tre, sul terzo; i frattali si collocano nelle posizioni intermedie. I frattali pertanto rappresentano l’aspetto della geometria che non si esprime con le forme primarie (rette, punti, cerchi), bensì mediante algoritmi, cioè mediante insiemi di procedure matematiche; questi algoritmi con l’uso del calcolatore vengono poi visivamente presentati in forme geometriche. Pertanto il frattale è un oggetto dotato di una struttura geometrica molto complessa, autosimile, ossia presentante infinite repliche di alcune sue parti a qualunque scala venga esaminata.
            Iterazione = Procedimento per cui la soluzione di una equazione viene inserita nella stessa equazione come nuova condizione iniziale.
            Margine del caos = regione dello spazio tra ordine e caos ove si determinano i sistemi complessi emergenti.
            Margine del Caos: Regione posta  tra la stabilità ed il caos dove si localizzano i sistemi complessi o emergenti cioè sistemi con le migliori capacità computazionali. Un sistema si trova al margine del caos o stato critico se mostra ondate di mutamenti a tutti gli ordini di grandezza (connessionismo) e se l’entità di questi mutamenti segue una legge dell’elevamento a potenza (i mutamenti più rilevanti accadono più raramente di quelli piccoli-si tratta di una legge che vale per molti sistemi).
        Omeostasi = insieme di funzioni e strutture che concorrono a mantenere un sistema dinamico entro determinati limiti di variazione
            Prevedibilità/Previsioni: la capacità di comprendere i fenomeni non implica necessariamente la capacità di prevederne i comportamenti se non a livello statistico(caso,meccanica quantistica).
Principio della indeterminazione di Heisemberg: una particella elementare si potrà conoscere la posizione o la velocità ma non entrambe. L’osservatore influisce sull’oggetto dell’osservazione. Teorema di Gòdel: anche all’interno di sistemi matematici elementari esistono affermazioni di cui non può essere dimostrata la verità o la falsità all’interno del sistema,neanche in linea di principio. Turing: indecibilità-non si può sapere in anticipo se un programma potrà dare o meno una risposta.
     Primo principio della termodinamica = è il principio di conservazione dell’energia; l’energia può cambiare forma (termica, meccanica, chimica, elettrica), ma non può essere creata o distrutta.
         Le Reti  sono   sistemi  nei  quali  ogni  agente  (nodo)  è interconnesso agli altri e complessivamente costituiscono un sistema complesso; l’evoluzione, la dinamica, l’attività di un agente si  ripercuote sugli altri in un processo a cascata con effetti di retroazione. Ad esempio le reti genetiche sono formate da elementi (i geni) che possono assumere due stati: essere attivi o inattivi e ciascuno elemento, collegato ad un certo numero di altri elementi, ne risente della loro attività. Le reti con scarse connessioni tendono a congelarsi, mentre quelle con connessioni folte (a connessioni dense) entrano nel caos. Nella fase intermedia si creano comportamenti complessi e le reti tendono ad organizzarsi in cicli stabili di configurazioni ordinate, ad esempio le cellule. Le reti, anche quelle genetiche, rappresentano un caso particolare di dinamica non lineare con tendenza all’autorganizzazione (ad organizzarsi in cicli stabili); dinamica che si ricollega al concetto di attrattori. (Esempi di rete: ecosistemi, processi tecnologici, chimica dei polimeri).
            Le reti booleane stocastiche rappresentano un sistema dinamico complesso proposto da Stuart Kauffman come semplice modello per la valutazione della regolazione genetica. Queste reti evidenziano un numero finito di combinazioni di attività o inattività. La rete passa da un numero indefinito di stati che caratterizza la traiettoria della rete. L’insieme degli stati di un determinato ciclo è detto bacino di attrazione. Quando il collegamento (K) è uguale ad 1 la rete presenta una dinamica caotica; quando il collegamento è uguale a 2 si assiste all’emersione di ordine spontaneo.      Ciascun attrattore se perturbato tende a ritornare alla situazione iniziale con un comportamento omeostatico analogo a quello che caratterizza i sistemi viventi.
            Al variare del numero dei nodi della rete, del grado di connessione media tra i nodi e delle regole di connessione è possibile che si verifichi un’ampia gamma di risultati possibili. Modulando i tre parametri della simulazione si vengono a creare reti altamente stabili con configurazione ordinata; reti altamente caotiche, che oscillano a caso e reti nelle quali emergono isole di ordine ricorrente.
            Lo spazio delle fasi È la rappresentazione grafica di un sistema dinamico. Ad un dato istante un punto esprime molteplici variazioni espresse ciascuna su di un piano che si interseca con gli altri piani in quel punto. Al variare di ciascun elemento quali-quantitativo il punto modifica la sua posizione disegnando in seguito una curva, che è l’espressione totale del sistema.
    Secondo principio della termodinamica = afferma che la trasformazione di calore in energia si attua sempre con una sua dispersione.
           Sistemi complessi sono formati da agenti e strutture indipendenti che interagiscono tra loro adattandosi ed evolvendo sviluppano una forma di autorganizzazione, che consente al sistema l’acquisizione di proprietà emergenti, non esistenti nelle singole unità costitutive. Gli stessi sistemi sono adattativi rispetto alla realtà esterna e si pongono nella regione conosciuta come margine del caos.
            Sistema complesso = I sistemi complessi sono tutti quei sistemi e fenomeni che sono costituiti da molte componenti intereagenti fra loro ed il cui comportamento non rappresenta la somma dei suoi elementi, ma dipende dalla loro interazione. Sono detti adattativi perchè sono in grado di adattarsi all’ambiente, sono in grado di costruire modelli, di elaborare informazioni cioè di autorganizzazione. La totalità dei sistemi dinamici in natura sono complessi; in metereologia: venti, nuvole, correnti; in biologia: sistema motorio, coagulativo, immunitario nervoso; in genetica; in sociologia; in economia; in politica; in linguistica; nella storia e, a ben pensarci, negli avvenimenti della vita di ciascuno di noi. I sistemi complessi sono pertanto adattativi e capaci di autorganizzazione. Pertanto i sistemi complessi sono formati da sistemi indipendenti che intereagiscono, adattandosi ed evolvendosi, autorganizzandosi e consentendo al sistema di acquisire proprietà che non esistevano nei singoli sistemi preesistenti. I sistemi complessi sono adattativi rispetto alla realtà esterna e si pongono nella regione conosciuta come “margine del caos”.
       Sistema deterministico = è un sistema dinamico predicibile, lineare. Il suo comportamento è governato da equazioni note che lo rendono completamente prevedibile in qualunque istante passato o futuro.
         Sistema lineare = E’ un sistema la cui totalità è eguale alla somma delle parti. Tutti gli altri sistemi non sono lineari. Per studiare un sistema lineare lo si divide in piccole parti e poi le si ricuce insieme per ottenere il sistema intero. In termini matematici un sistema lineare si presenta come un foglio di carta liscio, mentre un sistema non lineare si presenta come un foglio spiegazzato: la meccanica quantistica è un sistema lineare; le onde di materia quantistica si sommano fino a dare effetti lineari. La linearità rende conto inoltre delle relazioni di indeterminazione fra alcune variabili quantistiche come posizione e momento, energia e tempo.
          Sistema non deterministico = è un sistema dinamico non lineare, non predittivo.
     Sistema “sensibile alle condizioni iniziali” = è un sistema dinamico, che presenta un percorso che descrive, nello spazio delle fasi, strane figure che non si ripetono mai, e che si collocano in uno spazio finito e presentano una singolare armonia, rappresentato da un frattale, che è il disegno del Caos.
       Sistema dinamico = un sistema che cambia nel tempo ed è esprimibile con una equazione differenziale di primo grado. In senso lato ogni cosa o evento, sia l’universo che ogni sua parte rappresenta un sistema dinamico. Un sistema dinamico fondamentalmente è una trasformazione da un punto ad un altro punto che si effettua in uno spazio detto delle fasi. Il punto di partenza di un sistema dinamico è una condizione iniziale; il punto o i punti finali sono gli stati di equilibrio; tra questi si trovano gli stati transitori. Una penna che cade dalla nostra mano è un sistema dinamico in un potenziale gravitazionale. La condizione iniziale è il punto da cui la lasciamo cadere; i punti intermedi sono gli stati transitori; il punto finale dove la penna si trova al suolo è lo stato di equilibrio. La penna cadendo riduce al minimo la propria energia potenziale. All’inizio parte con la massima energia potenziale, che durante la caduta si trasforma in energia cinetica seguendo un percorso di minima resistenza e termina al suolo con un minimo di energia potenziale.
Un sistema dinamico può presentare due tipi di stati di equilibrio: periodico e aperiodico. Il più semplice equilibrio periodico è l’attrattore a punto fisso: il sistema si ferma in un punto. Un altro stato di equilibrio è quello ciclico, espresso dagli attrattori del ciclo limite ed infine i sistemi dinamici caotici, che vengono visualizzati dagli attrattori strani.
           Sistemi evolutivi = sono quei sistemi dinamici, la cui dinamica è determinata da precedenti iterazioni.
           Sistema complesso adattativo = sistema dinamico che presenta sistemi di retroazione (vedi testo a pagina 47).
         Sistema lineare = E’ un sistema  la  cui  totalità  è  eguale alla somma delle parti. Tutti gli altri sistemi non sono lineari. Per studiare un sistema lineare lo si divide in piccole parti e poi le si ricuce insieme per ottenere il sistema intero. In termini matematici un sistema lineare si presenta come un foglio di carta liscio, mentre un sistema non lineare si presenta come un foglio spiegazzato: la meccanica quantistica è un sistema lineare; le onde di materia quantistica si sommano fino a dare effetti lineari. La linearità rende conto inoltre delle relazioni di indeterminazione fra alcune variabili quantistiche come posizione e momento, energia e tempo.
            Sistema stabile = è un sistema dinamico che perturbato ritorna in equilibrio nel punto in cui la sua energia potenziale è al minimo valore.
            Sistema instabile = è un sistema dinamico che si modifica alla minima perturbazione e le traiettorie corrispondenti divergono nel tempo in modo esponenziale e risultano sensibili alle condizioni iniziali (effetto farfalla).
             Struttura dissipativa = struttura complessa che interagisce con l’ambiente locale consumando energia ed eliminando i sottoprodotti di questa utilizzazione di energia e reinserendoli nell’ambiente. Maggiore è la complessità del sistema, maggiore è il consumo di energia per la sua sopravvivenza e maggiore risulta la sua fragilità: La struttura tende in tal modo ad una maggiore complessità.
            Transizione di fase = passaggio di un sistema da un livello ad un altro, generalmente superiore , dotato di maggior complessità. Se di primo ordine il passaggio è brusco e completo; se di secondo ordine il sistema risultante è in equilibrio dinamico tra ordine e caos, cioè al “margine del caos”.
             Transizione di Fase  Fenomeno che consente il passaggio di un sistema da un livello di complessità ad un altro dotato di maggior complessità e gerarchicamente superiore: le transizioni di fase sono di due tipi: 1) di primo ordine nel quale il sistema passa bruscamente e completamente da uno stato all’altro. 2) di secondo ordine nel quale il sistema combina dinamicamente ordine e caos, trovando nel punto di transizione un punto di equilibrio dinamico, dove quantità di strutture ordinate e caotiche sono uguali; è in questa fase che si manifesta la complessità, che si colloca tra l’ordine ed il caos o, come afferma Murray Gell Mann al margine del Caos. Nelle transizioni di secondo ordine si riscontra la legge dell’elevamento a potenza (i mutamenti più rilevanti accadono più raramente di quelli piccoli) -A differenza dei sistemi in situazioni di criticità organizzata, che si posizionano al margine del caos spontaneamente, i sistemi adattativi vengono spinti dalla selezione naturale.
            Traiettorie = insieme  di  punti   che  definiscono  il  sistema dinamico nello spazio delle fasi. E’ la rappresentazione grafica del comportamento di un sistema dinamico.




[1] Shreir A and Belair J. in Chaos 237-256 Ed. Holden A. Princeton University Press 1986

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